La Speranza. Quando tutto sembrava finito, Gesù appare ai discepoli per indicare nuovamente l’orizzonte della loro missione.
Egli prova a ricordare a quegli uomini disorientati che sono stati chiamati a togliere gli ormeggi delle loro paure, per andare a raccontare al mondo intero la novità e la bellezza di una vita vissuta alla sequela del Signore.
Il Vangelo di Matteo ricorda a ciascuno di noi che dobbiamo attrezzarci per solcare strade nuove e pensieri rinnovati, per poter consegnare un tesoro prezioso (cfr. Mt 28,16-20).
Il cammino del Settore Adulti aiuta a operare una sintesi tra il Vangelo e la vita quotidiana.
Chiamati a essere evangelizzatori, testimoniamo con passione il nostro essere cristiani nei luoghi che frequentiamo, con le persone che incontriamo. È questione di “fatti” che si realizzano, di incontri che accadono, di parole che ricordano, grazie allo Spirito, la Parola.
La nostra voce diventa allora strumento con cui Dio si fa vicino, dona la sua forza, ama, dà senso all’esistenza di ognuno. Attraverso un itinerario suddiviso in cinque tappe, Fatti di voce si presta a creare percorsi trasversali e originali, da utilizzare non solo all’interno dei gruppi di AC, ma anche al di fuori di essi.
Sperimentare e coltivare alleanze con altre realtà, nell’ottica propria della generatività, è il compito che ci aspetta, è spinta coraggiosa ad allargare gli orizzonti alla luce del verbo “sperare”, che accompagna l’associazione in questo anno pastorale.
Il Sinodo, tempo di Grazia, ci aiuta a ripartire da qui, dall’ascolto sapienziale, in cui, come Chiesa, siamo chiamati ad ascoltare e a fare scelte concrete.
L’invito rivolto da Gesù ai discepoli di ieri continua a riecheggiare nella Chiesa di oggi: avere il coraggio di allargare gli orizzonti e di percorrere ogni angolo del nostro Paese per raccontare una speranza nuova.
Sembra essere un progetto ambizioso e, a tratti, utopico, ma non lo è se ci ricordiamo che il Signore ci ha detto: «io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».